Commissione per l’Edizione Nazionale delle opere di

Francesco Petrarca

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Petrarca del Centenario
Progetto

Premessa

È un’edizione di tutto Petrarca, latino e volgare, con esclusione delle postille ai libri. I testi sono o quelli già procurati dalla CNP, quando esistano, o le migliori edizioni che siano state pubblicate al di fuori della CNP, o testi preparati per l’occasione. Ogni testo uscirà sotto la responsabilità di uno o più curatori.

I testi avranno il solo apparato delle varianti d’autore, ove queste siano state individuate o siano ricostruibili con certezza (con le sigle a per la redazione defintiva, b per quella intermedia, g per l’originaria), e la fascia delle fonti esplicite. Rifacimenti redazionali molto cospicui saranno riportati alla fine del capitolo o del libro (secondo il criterio adottato da Vittorio Rossi nell’ed. delle Familiari). Non è previsto commento. Ogni testo sarà preceduto da una breve presentazione dello stato della tradizione. Singoli libri o singoli capitoli o singole lettere potranno essere provvisti di brevi informazioni sulle date probabili, sui destinatari, sui personaggi citati, sull’occasione o su altre questioni di fatto (queste informazioni andranno date in note a piè di pagina, distinte dall’apparato delle varianti).

Tutti i testi in prosa saranno paragrafati. La paragrafatura dell’ed. naz. non dovrà essere toccata. Per i casi restanti, la CNP sarà libera di mantenere la paragrafatura di altre edizioni o di provvedere a farne una nuova. In linea di principio le nuove paragrafature frammenteranno i testi in particelle più piccole di quanto non siano quelle di V. Rossi. I testi in prosa recheranno i numeri di paragrafi sempre nel margine destro e fuori dello specchio di scrittura. I richiami di apparato si riferiranno ai paragrafi.

Per le edizioni che siano proprietà di altri editori (p. es. le edizioni di P. G. Ricci pubblicate da Storia e Letteratura) occorrerà prendere accordi con gli editori specifici, qualunque si appuri essere la posizione dei testi critici a termini di legge. Tali accordi saranno superflui nel caso in cui il testo di quelle edizioni venga rivisto a cura della CNP.

Le edizioni da preparare ex novo saranno fondate su pochi pochi codici (non più di 5 per opera), salvo che in progresso d’opera non si renda assolutamente necessaria una revisione delle scelte iniziali.

Ogni opera latina dovrà essere tradotta in italiano. Salvo casi particolari da esaminare uno per uno, le traduzioni dovranno essere tutte nuove. Le opere in versi saranno tradotte in una prosa avente un andamento ritmico, cercando di non perdere il rapporto di riga con l’originale.

Nei limiti del possibile si dovrà restituire l’ortografia petrarchesca. In ogni caso si esclude la normalizzazione sull’uso classico.

Nelle citazioni delle opere petrarchesche si userà il criterio dei “Quaderni petrarcheschi”.

L’edizione del centenario avrà, accanto alla tradizionale forma di libro, una versione in CD-ROM.

Per le corrispondenze si esclude la pubblicazione delle lettere indirizzate a Petrarca, sia quelle in versi che quelle in prosa. Fanno eccezione i dialoghi poetici in volgare.

OPERE VOLGARI

Rerum vulgarium fragmenta

A cura di Rosanna Bettarini. Il testo base è quello del Vaticano Lat. 3195; si collazioneranno i codd. Casanatense 924, Laurenziano XLI 14, Chigiano L V 175 e si registreranno in apparato le eventuali varianti d’autore; p. es. la Disp. I, in quanto fa parte della storia dei RVF dovrebbe trovar posto in appendice ai RVF.

Disperse

A cura di Paola Vecchi Galli. Si raccoglieranno qui le poesie italiane disperse in senso proprio, cioè quelle che non appartengono alla storia dei RVF (p. es. Disp. CXXVII) o non sono confluite nella raccolta organica. La silloge si articolerà in composizioni certe e dubbie, con esclusione di quelle sicuramente spurie. Nei casi di corrispondenze poetiche, si daranno, accanto a quelli del Petrarca, con numero bis e in corsivo, anche i versi di altri a lui indirizzati.

Triumphi

A cura di Emilio Pasquini.

Abbozzi autografi del cod. Vaticano Lat. 3196

In base a una lunga tradizione questi abbozzi si pubblicano a sé. Se si decide di mantenere questo metodo, basta ripubblicare l’edizione Romanò (testi con le postille) previa revisione della trascrizione e azzeramento di tutte le considerazioni critico-estetiche.

Ma gli abbozzi rappresentano fasi di elaborazione di testi che hanno trovato altrove la loro forma compiuta. Questi testi appartengono a quattro categorie: 1) i RVF, 2) i Triumphi; 3) le poesie disperse (comprese le corrispondenze), 4) le Familiari. Ora, mentre si accetta che gli abbozzi della Fam. XVI 6 stiano in appendice al testo definitivo di quella familiare, si continua a mantenere i RVF in uno stato di immobilità che è quello del Vat. Lat. 3195 e si pubblicano gli abbozzi volgari come opera a sé. Ma mentre non si accorpano ai RVF gli stadi anteriori di quest’opera, si distingue il complesso degli abbozzi in due sezioni separate, quella degli abbozzi appunto dei RVF e quella delle extravaganti. Inoltre si continuano a pubblicare nella sez. degli abbozzi le parti dei Triumphi testimoniate dal cod. 3196 e si pubblicano insieme coi Triumphi gli abbozzi e le fasi redazionali testimoniate da altri mss.

Al di là del valore eccezionale di questo ms., ai fini della costituzione dei testi esso va considerato come un testimone di opere varie e distinte. Deve sparire dall’edizione di Petrarca la sez. Abbozzi come fosse opera a sé stante.

OPERE LATINE

Poesia

Africa

A cura di Vincenzo Fera. Con l’annotazione del Petrarca stesso ai luoghi specifici, ma senza commento del curatore.

Bucolicum carmen

A cura di Domenico De Venuto. Per tutte le egloghe occorrerà fornire la chiave interpretativa in modo sintetico (avvertendo delle spiegazioni incerte). Sono esclusi dall’edizione i commenti antichi.

Epystole

A cura di Michele Feo.

Carmina latina varia

A cura di Michele Feo, con la partecipazione di Giuseppe Billanovich e Carla Maria Monti. Distinzione fra carmi certi e incerti; esclusione di quelli decisamente spuri.

Billanovich-Monti: Ursa peregrinis.

Prosa

I. Lettere

Familiari

Testo di Vittorio Rossi, riveduto da Michele Feo. Traduzione italiana di Donatella Coppini.

Senili

A cura di Silvia Rizzo e Monica Berté, con la partecipazione di Michele Feo e Vincenzo Fera. Nelle Senili va compresa la Posteritati.

Berté: libri I-IX; Rizzo: libri X-XVII.

Fera: VIII 3 (fortuna).

Feo: IV 5 (Virgilio), V 1 (Pavia), VI 6-8 (oro), XVI 5 (falsi).

Il testo andrà costituito su cinque mss. uguali per tutti i collaboratori. Nei pochi casi in cui esistono, usare ovviamente anche gli autografi.

Liber sine nomine

Testo di P. Piur. Traduzione italiana di Laura Casarsa.

Lettere disperse

A cura di Violetta de Angelis, con la partecipazione di Michele Feo.

Feo: Var. II, XXI, LIX, Invitus ducor, lettera al Bussolari.

Le disperse vanno riordinate (in ordine tendenzialmente cronologico) in unica serie che comprenda le Varie, le Miscellanee e le Disperse (qui va la Nudius tertius; ma la Regia institutio va in appendice alla Fam. XII 2). Fra le Disperse va inclusa anche l’epistola in italiano a Leonardo Beccanugi (attuale Misc. 2).

II. Opere storiche

Rerum memorandarum libri

Testo di Giuseppe Billanovich. Traduzione di Marco Petoletti.

De viris illustribus

A cura di vari.

Epithoma: testo di Guido Martellotti; traduzione italiana di Silvano Ferrone.

Le dodici vite del De viris ampio: ed. Nolhac, salvo quelle di Giacobbe e Giuseppe ed. Martellotti; testo e traduzione di Caterina Malta.

De gestis Cesaris: a cura di Vincenzo Fera, trad. di Giacinto Namia.

Compendium: dal cod. Parigino Lat. 6069G, a cura di Paola de Capua.

Collatio inter Scipionem Alexandrum Hanibalem et Pyrrum: a cura di Daniela Gionta.

III. Orazioni

Collatio laureationis

A cura di Italo Pantani.

Collatio brevis coram Iohanne Francorum rege

A cura di Giacinto Namia.

Arenga facta Mediolani

A cura di Giacinto Namia.

Arenga facta Veneciis

A cura di Giacinto Namia.

Arenga facta in civitate Novarie

A cura di Michele Feo.

Orazione per la seconda ambasceria veneziana

A cura di Michele Feo.

IV. Dialoghi

Secretum

Testo costituito sul codice di Tedaldo controllato su altri quattro manoscritti.

A cura di M. Feo.

De remediis utriusque fortune

A cura di Domenico De Venuto, Gianmario Cao, Michele Feo.

De Venuto: libro I; Cao: libro II ; Feo: I pref., 21, 43, 44, 69, 101-106; II pref., 35, 64, 88, 93, 106, 118-120.

Il testo andrà costituito su 5 mss. uguali per tutti i collaboratori.

V. Trattati

De vita solitaria

A cura di Manlio Pastore Stocchi.

De otio religioso

Testo di Giuseppe Rotondi, traduzione italiana di Giulio Goletti.

VI. Invettive

Invective contra medicum

Testo di Pier Giorgio Ricci. A cura di Francesco Bausi.

Contra eum qui maledixit Italie

A cura di Monica Berté. Con il testo di Jean de Hesdin.

Contra quendam magni status hominem

Testo di Pier Giorgio Ricci. A cura di Francesco Bausi.

De sui ipsius et multorum ignorantia

A cura di Sebastiano Gentile.

VII. Itinerarium

A cura di Sebastiano Gentile, possibilmente recuperando le bozze Billanovich.

VIII. Salmi.

A cura di Donatella Coppini.

IX. Vita Terrentii

A cura di Anita Di Stefano.

X. Documenti.

Privilegium laureationis

A cura di Italo Pantani.

Cedola di donazione della biblioteca alla Repubblica di Venezia

A cura di Manlio Pastore Stocchi.

Testamentum

A cura di V. Fera.

Suppliche

A cura di V. Fera.

XI. Appunti e frammenti

Nota di Laura

A cura di M. Feo.

Nota su Titiro

A cura di M. Feo.

Note di agricoltura

A cura di S. Rizzo e V. Fera.

Note erotiche

A cura di M. Feo.

Libri peculiares

A cura di V. Fera.

Preghiere

A cura di D. Coppini.

Nota sui peccati

A cura di D. Coppini.

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